Entrando in questa maestosa “cattedrale dell’energia” si potranno vedere le turbine, gli alternatori, i macchinari e i reperti originali, perfettamente conservati, che raccontano come sia stato possibile all’inizio del secolo scorso trasformare il torrente Cellina in fonte energetica. Nel maggio 1905 infatti, la Centrale entrò in funzione dando “nuova luce” all’intero territorio e facendo uscire la Valcellina dal suo isolamento. A conferma di ciò l’energia elettrica prodotta dalla Centrale consentì di accendere l’illuminazione pubblica della città di Venezia. La Centrale chiuse definitivamente la produzione nel 1988, uscendo indenne dai due conflitti mondiali e dal sisma del ’76 e mantenendo tutti i macchinari perfettamente intatti e conservati.