La Fàrie di Checo, termine di lingua friulana per indicare la fucina del fabbro ferraio, è situata a Cercivento di Sotto, nella località Plan da Fàrie, che ne prende il nome. La fàrie, attiva dal 1902 al 1966, è oggi uno dei pochissimi opifici idraulici rimasti in Carnia e di certo l’unico così integro. L’antica fucina, affiancata dal mulino, si trova lungo la roggia derivata dal torrente But. Ha origini antichissime, essendo citata per la prima volta in un documento del 1426. L’edificio è formato da un locale rettangolare destinato a fucina e da un adiacente piccolo laboratorio per le lavorazioni di rifinitura al banco.
L'interno espone strumenti per la lavorazione del ferro a caldo, sia di grandi dimensioni, come i due fucinali in muratura, l’antico e straordinariamente integro mantice in cuoio e legno, il maglio, la mola in pietra arenaria e le due incudini, questi ultimi azionati dalla forza dell’acqua; sia di dimensioni più contenute, come la serie di pinze, i martelli da incudine e un buon numero di matrici. Di particolare interesse sono i chiodi da calzature, ultima produzione della bottega, utilizzati per scarponi, zoccoli di legno e scarpette di stoffa.