L'itinerario si snoda in due ambienti in cui trovano adeguata collocazione numerosi reperti provenienti dagli scavi effettuati negli ultimi anni ad opera della Soprintendenza archeologica. L'età del Ferro trova compiuta rappresentazione attraverso il sito villanoviano de "al Galoppatoio" ove sono documentati sia un abitato che la relativa necropoli ad incinerazione.
L'insediamento etrusco-celtico del Forte Urbano illustra a sua volta le caratteristiche del popolamento fra il V e la prima metà del IV sec. a.C., in un ambiente culturale fortemente etruschizzato. Per l'età romana, le fonti letterarie antiche menzionano l’esistenza di un antico centro abitato nei pressi della via Emilia fra Bologna e Modena, chiamato Forum Gallorum, in relazione alla Guerra di Modena (43 a.C.). Gli studi moderni sono concordi nell'ubicarlo in località “Prato dei Monti”, una zona caratterizzata da consistenti resti archeologici tra Castelfranco e Piumazzo. Numerosi materiali presenti nelle raccolte del museo rimandano in effetti alla fase della romanizzazione.
Sono documentate anche epigrafi sepolcrali di diverso ambito cronologico che indiziano ricche sepolture dislocate sul territorio. La più importante di queste si riferisce ad un magistrato che svolse la carica municipale del decurionato a Bologna. Ad una sistemazione della via Emilia nel corso del IV sec. d.C. si ricollega infine il cippo milliario con dedica agli imperatori Valentiniano I e Valente rinvenuto in località Noce.