Negli ultimi decenni, nel greto del Panaro fra Spilamberto e S. Cesario, durante gli abbassamenti del livello fluviale sono emersi vari siti preistorici e protostorici, permettendo l'individuazione di tre successive fasi dell'insediamento: la più antica, espressiva della "cultura dei vasi a bocca quadrata", della prima metà del IV millennio, la seconda connessa alla "cultura di Chassey-Lagozza", verso la fine del IV millennio, la terza databile agli ultimi secoli del III millennio, con reperti di straordinario rilievo: diverse sepolture di adulti e bambini complete di corredo funerario, già parte di una necropoli eneolitica. Sono presenti anche due pozzi d'epoca romana, uno parzialmente ricostruito, l'altro vero "pozzo-deposito", dove in un momento di pericolo vennero nascosti utensili, ceramiche e oggetti d'uso quotidiano.