L'edificio fu costruito negli anni venti del XIII secolo su iniziativa dei frati domenicani, i quali avevano ricevuto alcune donazioni nella zona del rio Beverora, dalla cui presenza, unitamente a quella di altri canali nelle vicinanze, deriva la specificazione in Canale, funzionale anche a distinguere l'edificio da altre chiese parimenti cosacrate a san Giovanni.
Nella seconda campata di sinistra si trova la cappella della madonna del Rosario, di struttura rettangolare e dotata di un'absidiola. All'interno di questa, realizzata in stile neoclassico dall'architetto Lotario Tomba, il quale godette di alcuni consigli di Antonio Canova, si trovano un'Andata al Calvario di Gaspare Landi e una Presentazione al Tempio di Vincenzo Camuccini realizzati nel 1808.
Altre cappelle si trovano alle estremità delle navate laterali; da quella a sinistra si può raggiungere la cappella del battistero. Nella cappella posta a destra rispetto al presbiterio si trova un affresco raffigurante Antonio Scotti davanti al Beato Marcolino da Forlì realizzato da Gherardo Garatoli; nelle vicinanze sono presenti dipinti murali di epoca quattrocentesca raffiguranti i Santi Pietro e Paolo e Cristo al sepolcro. Sulla parete destra è presente una Pietà a tempera risalente al 1514.
Nel presbiterio e nel coro si trovano affreschi settecenteshi realizzati da parte dei quadraturisti Giovan Battista e Francesco Natali e dei figuristi Sebastiano Galeotti e Bartolomeo Rusca. L'altare maggiore, realizzato in marmi policromi e decorato con due sculture raffiguranti pontefici domenicani, è opera di Giuliano Mozzani e risale al 1733. Nella cappella dedicata a santa Caterina si trova un ritratto di Orazio Scotti opera di Giuliano Finelli.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.