Costruita per volere del Conte Ruggero sulle rovine di un edificio romano chiamato “terme Achilliane”, i cui resti sono visitabili accedendo ai sotterranei, la Cattedrale risale all’epoca normanna tra il 1078 e il 1093. Completamente distrutto dal terremoto del 1693, il Duomo deve la sua attuale “fisionomia” all’arte del Vaccarini, che si occupò della sua ricostruzione tra il 1733 e il 1761. Dopo che nel 1709, l’architetto Palazzotto iniziò a edificarla sulle strutture preesistenti.
Particolare attenzione merita il portale d’ingresso laterale marmoreo, realizzato da Gian Domenico Mazzolo di Carrara nel 1577, appartenuto alla precedente Cattedrale, e utilizzato dal Vaccarini come elemento di continuità con il passato. Da una porta posta sul lato destro della facciata è possibile accedere a i resti delle Terme Achilliane.
Numerose le opere conservate all’interno del Duomo, tra le quali meritano particolare attenzione il portale del transetto destro, risalente al 1545, e il portale quattrocentesco della cappella absidale destra, che conduce alla “camaredda” (stanza in cui è conservato il tesoro di S. Agata); di alto valore storico l’affresco del Platania raffigurante l’eruzione dell’Etna del 1669 collocato nella sagrestia. Inoltre è possibile vedere la tomba di Costanza d’Aragona, morta nel 1363, un sarcofago tardoromano (III sec. d.C.), che conserva le spoglie di alcuni sovrani aragonesi, e la tomba di Vincenzo Bellini.
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