Le Terme del Foro vennero edificate all'inizio del I secolo per volere di Marco Nonio Balbo come dono alla città: il luogo prescelto per la loro costruzione fu quello immediatamente vicino alla costa, utilizzando in parte le vecchie mura difensive cadute ormai in disuso. Dopo il restauro dovuto ai danni provocati dal terremoto di Pompei del 62, il complesso venne seppellito sotto una coltre di fango a causa delle colate piroclastiche durante l'eruzione del Vesuvio del 79: venne esplorato alla fine del XVIII secolo dagli archeologici borbonici, mediante cunicoli e riportato alla luce soltanto agli inizi del XX secolo per volontà di Amedeo Maiuri; grazie all'utilizzo di mattoni e cemento le terme subirono pochi danni durante l'evento eruttivo, conservandosi quasi del tutto intatte.
Le Terme Suburbane sono caratterizzate lungo il loro perimetro da ampie finestre, oltre a otto lucernai posti sul tetto per illuminare l'interno e rispetto alle Terme del Foro non erano divise in sezioni femminili e maschili, ma semplicemente i due sessi entravano ad orari diversi, in quanto dotate di un unico impianto termale.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.