Il Collegio degli Augustali fu costruito alla fine del I secolo a.C., probabilmente intorno al 14 a.C., nel periodo augusteo, durante la sistemazione dell'intera area: l'edificio fu voluto e finanziato dai due fratelli A. Lucius Proculus e A. Lucius Iulianus, i quali offrirono, nel giorno dell'inaugurazione, anche un banchetto sia agli Augustali che ai decurioni, come si legge in un'epigrafe ritrovata il 25 novembre 1960, a circa due metri dal pavimento ed oggi posta su una parete laterale del Collegio.
La parte esterna del Collegio degli Augustali era originariamente rivestita in gesso e poi intonacata in bianco, di cui si notano ancora diverse tracce; l'accesso è consentito tramite due ingressi: quello principale è posto sul decumano massimo ed è preceduto da un breve corridoio e presenta ancora lo stipite in legno carbonizzato, mentre quello secondario si trova lungo il III cardine ed è caratterizzato da una soglia realizzata in blocchi di piperno; in una colonna nei pressi dell'ingresso principale inoltre venne anche ritrovato un graffito nel quale erano menzionate tre persone.
L'interno è a pianta quadrata e formato da un unico ambiente diviso in tre navate tramite quattro colonne in stile tuscanico, disposte al centro, che hanno anche la funzione di sostenere il lucernaio: quest'ultimo, crollato a seguito dell'eruzione, era circondato da un basso muretto dal quale partivano quattro colonnine su cui poggiava un tetto a falde con ai lati quattro grosse aperture per consentire una buona illuminazione; le quattro colonne sono scanalate, presentano un plinto in piperno ed il capitello, fatto dello stesso materiale, è decorato, soprattutto nelle due di fondo, con ovali e foglie, affrescate in azzurro e rosso oltre ad una cornice modanata in stucco bianco. Le pareti perimetrali interne sono caratterizzate da lesene che vanno poi a chiudersi, formando degli archi ciechi, realizzati con mattoni in laterizio, mentre il solaio è in opus spicatum, con mattoni e travi di legno, alcune delle quali ancora visibili allo stato carbonizzato: esternamente il solaio presenta una pavimentazione in cocciopesto ed era probabilmente raggiungibile tramite una scala lignea.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.