Gli ambienti sono ricavati in quelli che un tempo facevano parte dei magazzini e dello stallaggio dello stesso palazzo. In un primo, con letto, tavoli, armadio, cassapanca, pentolame vario, calderoni, giare, otri, camino, lavatoio ecc. è allestito un tipico ambiente della società calabrese popolare: camera da letto, cucina, e ricevimento. In un secondo ambiente sono presenti oggetti vari: aratri, zappe, asce, botti, madie, torchietto per impacchettare i fichi, e molto altro di quello che fu il mondo popolare contadino.
Nel vecchio stallaggio invece sono presenti attrezzi tipici della produzione artigianale: la classica macchina per cucire, la macchina del calzolaio, attrezzi del falegname, attrezzi del fabbro, un torchio (con i vari arnesi connessi) di un’ antica rilegatoria e altri oggetti anche del mondo religioso. Il tutto in questo ambiente è inquadrato in una cornice architettonica accattivante dovuta ad un antico arco in pietra, ai resti in pietra delle mangiatoie e ai resti di un’antica fornace che insieme ad un vecchio telaio (fine ottocento inizio novecento) rendono ancor più suggestivo e legano perfettamente con l’ esposizione di arazzi, coperte e con manufatti di archeologia sperimentale. Gli arazzi e le coperte, soprattutto in filo di ginestra, sono tipici dell’arte del posto e dei paesi italo albanesi vicini a Torano quali San Martino di Finita, Cerzeto ecc. I manufatti di archeologia sperimentale, invece, disposti nei resti della fornace, quasi da essa provenissero per una sorta di evocazione, replicano con assoluta corrispondenza antichi manufatti della ceramica pre-protosorica, arcaica, classica, romana, ecc.: vasi attingitoio, vasi filtro, askoi, olpai, urne, lucerne ecc.
Si consiglia di verificare gli orari di apertura sui siti web dei musei prima della visita.