I materiali del Museo archeologico provinciale sono esposti su due piani, raggruppati in sezioni cronologiche e topografiche.
Al piano terra, inserita all’interno della mostra documentaria “Antichidentità”, è possibile visitare la sezione pre-protostorica intitolata a Francesco Ranaldi, che include i più significativi reperti provenienti dagli scavi nell’area del Bacino di Atella, dalle grotte di Latronico, da Oliveto Lucano.
L’esposizione, inaugurata il 27 novembre del 2009, rappresenta un contributo conoscitivo e un tributo di riconoscimento all’attività di recupero e conservazione svolta dai tre direttori “storici” del Museo: Vittorio Di Cicco, Concetto Valente, Francesco Ranaldi.
Nelle nicchie lungo la scalinata che conduce al primo piano sono collocate le sculture di Giuseppe Antonello Leone, facenti parte della mostra “Il riposo delle pietre erranti”.
Al primo piano sono esposti i materiali riferibili alle tre grandi forme di popolamento in Basilicata (Enotri, Greci, Lucani) a partire dall’VIII secolo a. C. e reperti ascrivibili al processo di romanizzazione avvenuto nel periodo compreso tra il IV secolo a. C. fino alla prima età imperiale.