Il Museo Archeologico Nazionale del Melfese è un museo ubicato nel castello di Melfi, il quale custodisce testimonianze archeologiche rinvenute nella zona del Vulture, riguardanti le popolazioni indigene della preistoria, dei periodi dauno, sannita, romano, bizantino e normanno.
Il reperto più importante del museo è il cosiddetto Sarcofago di Rapolla (negli studi archeologici più noto come Sarcofago di Melfi), monumento proveniente dall'Asia Minore, risalente al II secolo d.C. e rinvenuto verso la metà dell'Ottocento. È caratterizzato da figure inserite in una struttura architettonica sui lati lunghi e con il ritratto della defunta giacente sul coperchio. Fino alla fine degli anni settanta il sarcofago si trovava nel Palazzo del Vescovado.
Da menzionare anche la collezione artistica del genovese Andrea Doria, nominato signore di Melfi nel 1531 dal sovrano aragonese Carlo V. Nel castello, divenuto sua dimora, fece importare da Genova i suoi dipinti per arredamento, raffiguranti soggetti sacri, allegorie, ritratti di principi, scene di battaglia, paesaggi e fiori.