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Giovan Francesco Buonamici

Giovan Francesco Buonamici


Giovan Francesco Buonamici, talvolta indicato come Gian Francesco (Rimini, 1692 – Rimini, 1759), è stato un architetto e pittore italiano.

Buonamici fu inizialmente attivo come pittore, collaborando assieme al fratello Gaetano. Fu poi allievo di Carlo Cignani. Si dedicò alla pittura fino agli anni trenta del Settecento. L'unica sua opera pittorica sopravvissuta, di influsso tiepolesco, è La Consacrazione di mons. Maffeo Nicolò Farsetti (1723), conservata nel Palazzo arcivescovile di Ravenna. Fu proprio a Ravenna e sotto la protezione dell'arcivescovo Maffeo Nicolò Farsetti che il Buonamici iniziò l'attività di architetto. Il suo primo progetto fu la decorazione barocca della cappella del Sancta Sanctorum nella basilica di San Vitale, decorazione rimossa nel corso dei lavori di restauro del 1904. In seguito mons. Farsetti affidò al Buonamici l'incarico di progettare il nuovo duomo di Ravenna. Buonamici riprese un progetto di Giuseppe Sardi, a sua volta ispirato, per volonta dell'arcivescovo, alla romana chiesa di Sant'Ignazio di Loyola. La costruzione del nuovo edificio iniziò nel 1734, dopo la demolizione della precedente basilica Ursiana. All'inizio degli anni quaranta fu attivo a Fano, dove progetterà la torre comunale (1740) e l'eremo di Monte Giove (1741). In seguito progettò la chiesa di Sant'Eufemia (1742) e la chiesa di Santa Giustina (1747) entrambe a Ravenna, e la chiesa collegiata di San Michele Arcangelo a Santarcangelo di Romagna (1744).

L'ultima sua opera fu il rifacimento della chiesa di San Bernardino, danneggiata dal terremoto del 1672. Morto nello stesso anno, è sepolto sotto all'altare maggiore della chiesa di San Bernardino.