Il museo civico di Verona è fra i più prestigiosi d'Italia e d'Europa e la sua storia inizia secoli fa. Il farmacista Francesco Calzolari, che aveva una farmacia in piazza delle Erbe, la Campana d’Oro, iniziò ad interessarsi alle erbe medicinali che nascevano sul Monte Baldo e creò a Verona un suo museo naturalistico (tra i primi al mondo, chiamato Stanza delle meraviglie) attorno alla metà del XVI secolo e che si può considerare il primo nucleo delle collezioni museali. Le successive collezioni sono state raccolte poi da altre importanti e colte personalità veronesi a partire dal Seicento e dal Settecento come medici, farmacisti, erboristi e nobili che per ragioni di interesse personale e studio hanno iniziato a raccogliere in modo sistematico diversi campioni e reperti legati all'approfondimento scientifico e naturalistico.
Il materiale è solo in parte esposto in 16 grandi sale, e molte collezioni sono mantenute nei depositi museali considerando che l'istituzione conserva oltre due milioni di reperti, tutti appartenenti al comune di Verona oppure allo stato italiano. Le esposizioni hanno come scopo primario la divulgazione naturalistica e sono studiate per gli alunni delle scuole, per gli adulti più o meno esperti e per gli studiosi italiani e stranieri che conducono ricerche sulla storia naturale. Per questi ultimi sono accessibili la biblioteca, i diversi laboratori ed i depositi dove sono conservate le collezioni non in esposizione.
La sala Geologia e paleontologia, tra le più interessanti, raccoglie moltissimi fossili che provengono in particolare dai giacimenti fossiliferi di Bolca ma anche da altri siti veronesi, come monte Vegroni, monte Postale, monte Purga e Negrar.
Sono presenti molti reperti paleontologici, in particolare riguardanti vertebrati fossili. Fanno parte della collezione molti pesci fossili provenienti da Bolca, per un totale di 2.500 esemplari, classificati e reperibili, ed a questi si sono aggiunti altri 239 esemplari, sempre di pesci fossili provenienti da Bolca, donati dal dottor Baja nel 1982.
Il museo conserva anche circa 150.000 esemplari di mammiferi che arrivano da numerose collezioni, inoltre fossili di invertebrati (8.000 esemplari), di piante e di crostacei. Il settore di geologia conserva campioni di rocce che contengono una grande varietà di minerali tipici del territorio e di altre zone, non solo nazionali.