L'archivio conserva due grandi gruppi di fondi, quelli di proprietà del Comune di Verona, trasferiti a titolo di deposito, e quelli di proprietà dello Stato. Nel primo gruppo un fondo di particolare importanza è quello dell'antico archivio del Comune con documenti a partire dal 1405 e fino al 1900. Del periodo della dominazione veneta importanti sono gli atti dei Consigli cittadini dal 1405 al 1797; fondamentali sono i Campioni d'estimo, le Anagrafi cittadine e la serie relativa all'Amministrazione contabile Comunale dal 1630 al 1805 ed altre serie relative a Comuni limitrofi.
Al secondo gruppo, appartengono la serie degli atti dei Rettori Veneti e la Camera Fiscale (1405-1797). Al periodo della denominazione napoleonica appartengono gli atti del Governo Centrale veronese (1797), la Vice Prefettura del Circondario di Verona (1803-1805), Prefettura del dipartimento dell'Adige (1805-1814). Accanto agli archivi degli Organi di Governo, si conserva l'Archivio della Corte di giustizia civile e criminale e della Corte Speciale (1789-1812). Per lo studio del medioevo sono di grandissima importanza tutti gli archivi monastici confluiti dopo le soppressioni operate dal Governo napoleonico, che contano di solo materiale pergamenaceo circa 85.000 rotoli e migliaia di fascicoli, registri, mappe.
Si segnala la presenza di circa 50 archivi di famiglie donati o depositati in cui si conservano non soltanto registri, fascicoli, pergamene ma vari disegni, importantissimi per lo studio della idrografia e regolamentazione dei corsi d'acqua, indispensabili allo sviluppo dell'agricoltura. Infine, oltre agli atti dei Notai defunti (1409-1885), sono conservati i fondi catastali di epoca austriaca e gli atti di tutti gli Uffici Periferici dell'Amministrazione della Giustizia. La documentazione conservata copre un arco temporale che si sviluppa dal 762 al 1965.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.