Di grande interesse storico artistico, sorge in Fondamenta Marco Giustinian, all'interno di un palazzo in stile gotico, antica residenza dei vescovi di Torcello. Dopo uno dei periodi più oscuri che il vetro di Murano abbia mai passato, in concomitanza con la caduta della Repubblica e l'invasione straniera, nel 1805 con la soppressione della diocesi di Torcello, il palazzo divenne proprietà del patriarcato di Venezia fino al 1840, anno in cui fu venduto al Comune di Murano. Antonio Colleoni, sindaco di Murano e l'abate Vincenzo Zanetti decisero, nel 1861, di fondare all'interno del palazzo il Museo del Vetro, atto a raccontare la storia e l'evoluzione dell'arte vetraria nel corso dei secoli. Vasi, coppe, sculture e soprattutto i maestosi lampadari, di cui il più imponente, a sessanta bracci, è stato realizzato dai Maestri Lorenzo Santi e Giovanni Fuga. Per un breve periodo fu istituita anche una scuola per il disegno e la produzione del vetro soffiato insegnando l'evoluzione della tecnica nel corso dei secoli.