Commissionata dalla famiglia vicentina degli Arnaldi, che a metà del Cinquecento era entrata in possesso dei terreni della proprietà grazie a un apparentamento con i Pigafetta, la villa venne costruita a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo dall’architetto e paesaggista Francesco Antonio Muttoni. Il suo stile, che rivela notevoli influenze palladiane e scamozziane, si riconosce anche nel portico della Barchessa (1710-1714). Nello stesso periodo vennero aggiunti il particolare timpano che sovrasta la sommità della facciata della villa e la cappella rivolta verso la valle a Sud. Le statue della facciata della villa sono attribuite alla bottega di Orazio Marinali, mentre gli affreschi che decorano il salone del piano nobile sono di Francesco Aviani. Tutto il complesso degli edifici (Villa, Barchessa e Corte) è circondato da un ampio parco d'impianto ottocentesco, dove spiccano piante secolari quali cedri del Libano, querce, lecci e cipressi.
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