Straordinaria opera del cinquecento italiano, armoniosamente immersa nella natura dei colli Euganei, Villa dei Vescovi fu ideata ed edificata tra il 1535 e il 1542 per il Vescovo di Padova, Francesco Pisani, come grandiosa opera architettonica ispirata alla classicità e destinata ad accogliere letterati e artisti del colto circolo di intellettuali radunato dal vescovo stesso. Grazie anche importante ciclo di affreschi del fiammingo Lamberto Sustris, la Villa rappresenta una perfetta armonia tra architettura e paesaggio.
La villa poggia su un terrazzamento in sommità del colle, con scalinate sostenute da arcate inserite nel declivio. Fanno parte del complesso edifici rustici, stalla, abitazione del gastaldo e quattro portali monumentali.
Le stanze del piano nobile erano un tempo interamente affrescate con paesaggi, scene e figure mitologiche. Nelle logge, invece, finti archi, adornati di pergole e tralci di vite, si aprivano su paesaggi immaginari. Il ciclo risente evidentemente delle teorie di Alvise Cornaro, legate a modelli desunti dal mondo classico, già applicate in altre opere da lui sponsorizzate, come l'Odeo padovano.