I materiali presenti in museo sono stati per la maggior parte rinvenuti nei campi di battaglia del Piave. Essi rappresentano bene la dotazione e l’armamento individuale degli eserciti contendenti schierati. Nota di elevato pregio storico, e quindi di unicità, sono i reperti dell’esercito britannico, prima fra tutti la mitragliatrice leggera Lewis ritrovata dentro le ghiaie del fiume Piave, nei luoghi dove il contingente britannico iniziò l’azione di forza che lo portò a rompere per primo il fronte del nemico e ad attraversare il fiume nell’ottobre del 1918.
Una importante sezione è dedicata alla logistica dove, tra i resti di carriaggi, fa imperiale mostra di sé un’introvabile officina fabbrile austro ungarica, integra della sua dotazione. Il suo racconto si snoda attraverso la forgia da campo e tutti gli utensili legati a quel lavoro, rammentandoci di come tutto si dovesse riparare nella penuria generale di risorse e di mezzi.
Le teche dedicate agli eserciti austro-ungarico, francese, italiano e britannico mostrano, nella diversità di materiali e uniformi, preparazioni e concezioni diverse nell’affrontare la guerra, sia nei lunghi periodi della battaglia sia nei pochi momenti dedicati alla vita normale, come quelli dedicati ai pasti o alla cura della persona.