Il Museo Nazionale dell’Internamento, adiacente al Tempio Nazionale dell’Internato Ignoto, è stato inaugurato il 19 settembre 1965 dal Cardinale Giuseppe Beran, Arcivescovo di Praga, ex deportato, e dal Ministro della Repubblica Italiana Luigi Gui, ex partigiano. Tuttavia, il primo nucleo del Museo, promosso e realizzato dagli ex I.M.I., risale al 1953.
L’Associazione Nazionale ex Internati (A.N.E.I.) ha voluto realizzare il Museo storico dell’Internamento, affidandolo in gestione alla Federazione provinciale di Padova, affinché le giovani generazioni potessero avvalersi di prove documentali sulla sorte degli italiani (internati militari, deportati politici e razziali) reclusi nei Lager nazisti.
Le “prove” consistono in oggetti, documenti, disegni, fotografie, indumenti. Il materiale esposto non è molto, ma altamente significativo, perché dai reticolati dei Lager non si riportarono che divise a brandelli e qualche raro oggetto di forzoso artigianato. Non vi è nulla di superfluo, nulla che non dica qualcosa dei soprusi subiti.