Il Museo Missionario Africano di Padova, allestito nel Convento dei Frati Minori Cappuccini, è stato inaugurato nel 1968, per volere di padre Fiorenzo Cuman, con lo scopo di conservare e valorizzare le testimonianze, provenienti dalle missioni francescane cappuccine, sparse in tutto il mondo, specialmente in Africa ed America meridionale.
La raccolta museale risale agli anni Cinquanta, pochi anni dopo dell'apertura della missione in Angola da parte dei Cappuccini veneti e friulani (1948), anche se per la sua inaugurazione bisogna attendere il 1968, quando padre Fiorenzo Cuman, collaboratore del Segretariato missionario, realizza il primo allestimento. L'itinerario museale presenta in prevalenza oggetti in legno o avorio, maschere, utensili e monili.
Oltre a oggetti in legno o avorio, maschere, utensili, monili, il Museo Missionario Africano include una straordinaria collezione naturalistica di uccelli e animali imbalsamati, alcuni dei quali oggi in via di estinzione, e un’interessante esposizione di strumenti musicali africani: tamburi (ngoma), pianoforti tipici africani (kissanje), xilofoni (marimba) e strumenti a scuotimento (sakaias).