L’idea del museo ebbe luogo una decina di anni fa, quando ancora era vivo il promotore dell’iniziativa, don Livio Spader, che con cura e meticolosità aveva raccolto e custodito le opere d’arte che ora è possibile ammirare nelle stanze del museo: da una tela del Francesco Da Milano a un crocifisso ligneo del 1600, da una pala di San Vigilio del 1712 a una serie di candelieri di fine ’700-inizio ’800.