L'attività bachisericola ha svolto per molto tempo un ruolo fondamentale nell’economia vittoriese, connotando anche il paesaggio con la presenza di gelsi diffusi un po’ ovunque, e di cui rimangono ancora numerosi esemplari. L’allevamento del baco da seta è iniziato come piccola attività a carattere familiare, integrativa del lavoro agricolo, per poi assumere consistenza sempre più rilevante.
Nel 1873 venne istituito il Regio Osservatorio e successivamente, anche grazie a questa presenza significativa, sono sorti numerosi stabilimenti bacologici di ricerca applicata che hanno portato l'industria del seme bachi di Vittorio Veneto all'avanguardia in campo nazionale. L’allevamento dei bachi, il lavoro in filanda e nei centri bacologici hanno riguardato la grande maggioranza della popolazione locale, fino a un passato recente.
Il Museo intende quindi restituire alcune tracce di queste memorie personali e collettive, attraverso materiale di grande interesse già appartenuto a privati ed a imprese che avevano operato nel campo bacologico, per raccontare alle nuove generazioni e ai visitatori esterni il complesso mondo agricolo, industriale, scientifico e sociale che per lungo tempo è ruotato attorno a questo insetto così utile.