Il criptoportico romano di Vicenza è un criptoportico della antica Vicetia (odierna Vicenza), risalente alla fine del I secolo a.C. Al criptoportico, perfettamente conservato, si accede dall'ingresso posto nell'attuale Piazza Duomo e si estende sotto alla canonica della cattedrale e a palazzo Roma. È l'esempio meglio conservato di criptoportico romano di abitazione privata situato a nord del Po.
Il criptoportico apparteneva a una domus romana, non conservata (ma viste le dimensioni del criptoportico certamente ricca), ubicata nel settore di sudovest della città romana. È formato da tre bracci disposti a U. Il piano del pavimento si trova a una profondità di 6,31 m rispetto all'attuale piano della piazza. Il braccio centrale, quello rivolto a ovest e più lungo, misura 29,5 m in lunghezza e 3,28 m in larghezza, mentre quelli laterali misurano entrambi 27,35 m in lunghezza e 2,98 m in larghezza. I bracci sono a singola navata e coperti con volta a botte realizzata in opus caementicium. L'altezza del criptoportico è pari a circa 2,75 m e lo spessore della volta e delle pareti è circa 1 m.
Il criptoportico riceveva luce da 31 piccole finestrelle a bocca di lupo collocate nella parte alta dei lati interni, molto probabilmente in corrispondenza del giardino del peristilio soprastante. Vi si accedeva tramite una stretta scala, in parte corrispondente a quella tuttora in uso, che immetteva nel braccio settentrionale. Gli ultimi 4 scalini in pietra sono originali; per gli altri è stata ricostruita la struttura in laterizio sfruttando la pendenza indicata dalle campiture nell'affrescatura che si trova sulla parete alla sinistra di chi scende.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.