Nei pressi della Porta Prætoria, lungo la strada consolare proveniente da Eporedia (Ivrea), si sviluppò in epoca romana un’importante necropoli, in un’area utilizzata a scopo funerario già nella tarda Età del Ferro. Con l’avvento del Cristianesimo tale destinazione non mutò, tanto che agli inizi del V secolo fu costruita una basilica destinata a ricevere le sepolture dei primi vescovi aostani. La chiesa paleocristiana ha una pianta a croce latina i cui bracci terminano con absidi di tipologia diversa. Il modello di questo edificio deriva dai prestigiosi monumenti milanesi, e in particolare dalla Basilica Apostolorum (attualmente San Nazaro), fatta costruire dal vescovo Ambrogio verso la fine del IV secolo. Diverse tipologie di sepolture fiancheggiano, all’interno e all’esterno, i muri perimetrali della chiesa, distrutta in epoca carolingia e poi più volte ricostruita e modificata a partire dall’XI-XII secolo. L’aspetto attuale risale all’ultima riedificazione, verso la metà del ‘600.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.