Palazzo Pietromarchi raccoglie numerosi laterizi, ovvero mattoni, tegole e materiali per l’edilizia in genere, databili dall’età romana ad oggi, nonché terrecotte decorative e di uso comune. L’esposizione documenta non solo le trasformazioni sociali e demografiche legate a questa attività, che soprattutto dal Cinquecento ha fortemente connotato l’economia locale e improntato di sé gli sviluppi edilizi ed economici della città e del territorio, ma soprattutto le tecniche di produzione industriale e l’utilizzo dei laterizi nell’architettura contemporanea.
Il museo si configura come punto di partenza per un percorso di visita esteso all’intera area comunale, comprendendo i siti produttivi di Compignano e di San Fortunato, dove sono tuttora visibili le fornaci settecentesche per la produzione artigianale di laterizi, recentemente restaurate, nonché le antenne museali di Spina e Compignano, che documentano, rispettivamente, i rapporti economici con la vicina e dominante città di Perugia e le tecniche di lavorazione pre-industriale.