Dal 2002 l’ex chiesa di San Tommaso ospita il primo museo delle raccolte paleontologiche dell’Umbria meridionale.
L’allestimento, completamente rinnovato nel 2012, mostra quali sono i fenomeni che trasformano la Terra e permette di osservare da vicino i fossili degli animali vissuti nel nostro territorio. Se gli ammoniti nuotavano nel mare che copriva l’Umbria fino al momento della loro estinzione, avvenuta 65 milioni di anni fa, ampio spazio è dato ai fossili degli animali che, più tardi, hanno popolato il Bacino Tiberino: tra i pezzi più importanti, lo scheletro completo di un Axis nestii) rinvenuto in connessione anatomica, cioè fossilizzatosi nella medesima posizione in cui l’animale è morto.