L’area archeologica delle fornaci di San Salvatore, collegata al Museo della Ceramica attraverso un tunnel sotterraneo, è stata rinvenuta nel 2008 durante i lavori per la realizzazione di un parcheggio pubblico nel centro storico, a ridosso delle mura castellane, dove era ubicata, fino agli inizi del XX secolo, la chiesa di San Salvatore.
L’impianto produttivo principale, attivo tra la seconda metà del XV e gli inizi del XVIII secolo, è costituito da vari ambienti collegati tra loro, con al centro due fornaci, una vasca per la decantazione dell’argilla e i resti di un forno fusorio. La più piccola delle due fornaci, di forma quadrata, è posizionata ad una quota più alta rispetto alla fornace principale (di forma circolare) ed è, con ogni probabilità, la fornace per la produzione della ceramica a lustro.
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