La prima citazione su un documento della chiesa di Sant'Agata risale al 1244. Nella seconda metà del XV secolo l'antico edificio romanico venne in parte ricostruito ed ampliato secondo il gusto gotico. Ebbe un nuovo presbiterio che in seguito venne arricchito con affreschi attribuiti a Giovanni e Battista Baschenis che probabilmente dovettero interrompere il loro lavoro senza ultimarlo. Alla fine del secolo la decorazione absidale venne conclusa con un affresco di grandi dimensioni e poi, nel triennio 1516-1518, Simone Baschenis concluse il lavoro interrotto di Giovanni e Battista.
La facciata con due spioventi in stile gotico è asimmetrica denunciando l'esistenza della sola navata laterale di sinistra. Il portale è architravato, protetto da una piccola tettoia. Un oculo si trova sulla parte sinistra della facciata, in corrispondenza della navata laterale. Sulla fiancata destra, nella parte absidale, si trova l'affresco raffigurante San Cristoforo. La torre campanaria si alza isolata in posizione arretrata sulla destra e la sua cella si apre con otto finestre a bifora, due per lato. L'interno è diviso in due navate, quella laterale si trova a sinistra. La navata maggiore ha il soffitto piano arricchito da ornamenti a stucco. Il presbiterio è decorato da affreschi.
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