In seguito a lavori di ristrutturazione di Palazzo Lodron, nell’omonima piazza, è stato possibile riportare in luce parte di un quartiere dell’antica Tridentum. Nei vani interrati di questo edificio storico sono visibili i resti di un cardine minore, di abitazioni con impianti di riscaldamento e una latrina a seduta.
Particolarmente interessante la ricostruzione di 4 tini che fanno riferimento alla bottega di un vinaio (una caupona) e una parte della cinta muraria meridionale della città con i resti di una torre. Le mura erano in opera mista, cioè con una parte centrale in malta, pietre e ciottoli e due paramenti di cui quello interno formato da pietre e ciottoli dove sono stati inseriti, a distanze regolari, filari orizzontali di laterizi. Interessante risulta la presenza di alcune buche pontaie, cioè i fori per inserire i pali di sostegno delle impalcature realizzate al momento della costruzione.
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