All'interno del Museo, sono custoditi preziosi oggetti appartenuti al musicista: il pianoforte sul quale fu composta la Turandot, bozzetti, opere, costumi, onoreficenze e riconoscimenti, lettere e fotografie. Una serie di fotografie costituisce una vera e propria galleria di famiglia.
La semplicità dell'esterno dell'edificio, a pianta rettangolare a due piani, contrasta con le ricche decorazioni eclettiche degli interni che caratterizzano ogni stanza in base alla sua funzione: la sala del pianoforte, o della scrittura, il salottino, il soggiorno (con un pannello ceramico di Chini sul caminetto) e la cappella, decorata da Adolfo De Carolis, dove è sepolto il musicista insieme alla moglie, al figlio e alla nuora.
Il piccolo giardino, che originariamente era lambito dal lago, si ispira nelle dimensioni e nelle aiuole ornate di pietre, al giardino giapponese. Il collegamento tra edificio e giardino avviene mediante una bovindo in ferro e vetro. Vicino alla riva è stato collocato un monumento bronzeo che rappresenta il Maestro.