Sorta alla metà del Trecento, oggi è un semplice edificio a navata unica e con timpano neogotico dovuto ai rifacimenti ottocenteschi durante i quali l'accesso è stato ruotato di 180 gradi; in una porta sulla fiancata funge da architrave un bassorilievo romanico, che raffigura cacciatori che combattono contro un animale mostruoso. Il bel campanile romanico, di una tipologia comune nel contado Senese, è invece originale.
All'interno, nella navata, affreschi cinquecenteschi attribuiti a Giorgio di Giovanni: la grande composizione, con al centro la Madonna col Bambino tra i santi Cristoforo e Agata e ai lati Sant'Onofrio e San Martino che dona la veste al povero, fu riscoperta durante i restauri del 1825.
Nel transetto destro una pala d'altare di Alessandro Casolani con la Madonna col Bambino e i santi Giovanni Evangelista, Michele Arcangelo, Caterina d'Alessandria, Agata, Lorenzo e Pietro, databile al 1606 circa (sarebbe una delle ultime opere del pittore) e ricollocato, dopo il restauro, il 6 agosto 2023.
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