Costruito nel XV sec. dalla Compagnia della Santissima Annunziata, una confraternita locale nota anche come Compagnia dei Bianchi. Distrutto da un incendio nel 1501, rimase in rovina per più di un secolo, finchè fu ricostruito nelle forme attuali dopo la seconda metà del 1600. A quel periodo dobbiamo la facciata marmorea del 1666, opera di Mastro Giulio Pasciuti di Bedizzano, per volere del marchese Pasquale Malaspina, con lo stemma malaspiniano del cane armato mordendo lo Spino Fiorito. Il pavimento esterno è opera del 1697 di Mastro Adamo Fiaschi di Torano, mentre è del 1698 la balaustrata di marmo di Mastro Giuseppe Serchioli di Bedizzano.
L'interno a una navata conserva sei altari marmorei laterali e l'altare maggiore dominato dalla statua in legno della Santissima Annunziata, provvisto di balaustra con colonnine tornite. Numerose le statue rappresentanti i genitori di Maria, Sant'Anna, San Gioacchino e i profeti Elia, Geremia, Davide e Mosè. Gli altari sono abbelliti da pregevoli pale.
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