Le grance infatti furono costruite appositamente per amministrare la quantità di terreni che i fedeli lasciavano in eredità all’ospedale e per conservare il raccolto agricolo prima di trasportarlo a Siena dove veniva poi utilizzato per fini caritatevoli.
Le grandi quantità di raccolto venivano immagazzinate all’interno di queste strutture che tutt’ora oggi mantengono intatti al proprio interno gli antichi granai, i frantoi e le cantine, utilizzati per la conservazione di grano, olio e vino. Nello specifico la Grancia di Serre di Rapolano risalente al Duecento, era un vero e proprio centro di produzione agraria locale in grado di garantire il fabbisogno del Santa Maria della Scala. A testimonianza di ciò, fotografie e documenti che testimoniano la storia non solo delle comunità di Rapolano e Serre ma anche di tutta la provincia senese.
Il museo mette a disposizione dei visitatori due percorsi: il primo dedicato alla storia e alle funzioni complessive della grancia, illustra il sistema organizzativo e l’articolazione dei vari ruoli lavorativi all’interno della struttura.
Il secondo, all’interno di uno spazio con macchinari di un antico frantoio, descrive in maniera dettagliata la coltivazione dell’olio e la sua produzione. Sempre all’interno del museo è inoltre possibile degustare e acquistare l’olio di produzione locale.