Aperto al pubblico nel 1992 in seguito ad una convenzione tra il Comune di Castagneto Carducci e la famiglia proprietaria Espinassi Moratti, il Centro ha come proprio scopo quello di rievocare il legame di affezione che per molto tempo unì Carducci a Castagneto. Si deve ricordare infatti che il medico Michele Carducci, padre dello scrittore, esercitò la professione a Bolgheri dal 1838, ma per le sue convinzioni progressiste e libertarie e per gli attriti con la parte più conservatrice della popolazione, si vide costretto nel 1848 a traslocare nella più tranquilla Castagneto, dove alloggiò fino al 1849. Dopo di allora, tra il 1879 ed il 1894, il poeta venne ospitato annualmente nella casa della famiglia Espinassi Moratti; fu questa l’epoca delle “ribotte”, un lungo e cordiale corollario all’attaccamento alla Maremma. L’antica permanenza del piccolo Giosuè nella residenza è ricordata dalla lapide commemorativa posta sopra la facciata del palazzo; la stanza interna ed il mobilio, messi a disposizione dagli eredi dei precedenti proprietari, intendono evocare il fascino discreto degli antichi interni familiari che fecero da sfondo alla presenza castagnetana del Carducci.