Il Mumat illustra la storia recente della Val di Bisenzio e del suo passato industriale tessile, dei suoi luoghi ricchi di esempi di archeologia industriale e soprattutto del metodo di riciclo degli stracci che hanno fatto grande la città di Prato.
Si possono ammirare strumenti e macchine tessili che vanno dalla fine dell'800 alla metà del '900: filandre, cardature, l'antica turbina della fabbrica alimentata dall'acqua del Bisenzio ancora attiva, fino ad un rarissimo esemplare di telaio in legno restaurato.