La Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra custodisce la preziosa e cospicua Donazione Mino e Giovanni Rosi, pervenuta alla Fondazione nel 1997 in seguito alla scomparsa di Mino (1995), straordinaria figura volterrana di artista ed intellettuale. La donazione è legata anche al nome di Giovanni, figlio di Mino e della moglie Giuseppina Boni Rosi, tragicamente scomparso appena diciottenne. Il progetto di Rosi di legare le sue opere e la sua collezione di arte antica e contemporanea alla natia Volterra fu meditato a lungo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra fu scelta come unica istituzione della città in grado di valorizzare e dare visibilità al lavoro ed alle ricerche di una vita.
Questa raccolta possiede alcuni tra i più bei disegni e le più famose incisioni di De Nittis, Fattori, Matisse, Morandi, Viani, Campigli, De Pisis, e Viviani, dipinti di Guttuso e Sassu, oltre alle numerose opere dello stesso Rosi. Questa sezione comprende un gruppo di circa 110 acqueforti di Luigi Bartolini di importanza straordinaria.
Interessante è anche la sezione dedicata all'arte antica suddivisa in disegni, incisioni, dipinti, sculture, medaglie ed oggetti. Tra i disegni, in gran parte inediti, merita ricordare un Nudo virile di Giovan Lorenzo Bernini, i Prigioni di Pietro Tacca, poi fogli di Gian Battista Tiepolo, Domenico Tintoretto, Luca Cambiaso e Pietro Perugino. Tra le incisioni vi sono alcune acqueforti della celebre Apocalisse di Albrecht Dürer mentre tra i dipinti si conserva un'intensa Flagellazione di Cristo di Palma il Giovane ed uno strepitoso Alessandro Magno ferito di Francesco Solimena.