Le memorie storiche riguardanti Porciano risalgono al mille, viene infatti nominato in uno scritto dell'anno 1017 come residenza del Conte Guido di Teudegrimo, fondatore del ramo dei Conti Guidi da Porciano, quindi possiamo considerare il castello come una delle prime sedi della potente famiglia Casentinese.
Il piano terra ospita una collezione di oggetti antichi di uso agricolo e domestico legati al mondo della mezzadria locale databili tra il XV e il XVII secolo. Piccola collezione americana di oggetti dei pionieri e delle tribù Navaho e Lakota legati alla vita del padre di Martha Specht, George Specht.
Al primo piano del museo si localizzano due vetrine contenenti i reperti archeologici rinvenuti durante i lavori di restauro del castello negli anni ’60 e ’70 del XX secolo e databili tra il Medioevo e il Rinascimento. Arricchiscono l'esposizione i pannelli illustrativi sulla storia del castello, sui conti Guidi e sul territorio di Porciano ed un plastico del Castello realizzati nel 2015 da Andrea Biondi.
Al secondo piano si localizza il cosiddetto Salone di Dante, sala di rappresentanza del Castello nel Medioevo e caratterizzato da due grandi finestre ai lati del camino. Questo spazio che rievoca il passaggio di Dante a Porciano all'inizio del XIV secolo viene oggi utilizzato per conferenze, laboratori didattici per bambini, seminari e piccoli eventi.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.