Jacopo Carucci è nato in una piccola casa ubicata nell’attuale via Pontorme al numero civico 97. L’edificio venne identificato con buona attendibilità, grazie a supporti documentari, da Ugo Procacci nel 1956 e reca sulla facciata una lapide commemorativa composta da Emilio Cecchi nel quarto centenario della morte del pittore. Si tratta di un fabbricato su tre piani di epoca medievale, che si sviluppa su una superficie di oltre cento metri quadrati.
L’acquisto della casa natale del Pontormo da parte del Comune di Empoli è avvenuto alla fine dell’anno 1995, a conclusione delle celebrazioni per il quinto centenario della nascita dell’artista che videro coinvolte numerose istituzioni toscane.
Vi sono esposti oggetti e opere che rammentano l’espressione del maestro; compresi, per esempio, i facsimili dei fogli che Jacopo disegnò in preparazione dei Santi da lui dipinti sulla tavola d’altare della vicinissima chiesa di San Michele. Vi si trova, in una bella edizione, anch’essa in fac-simile, il celebre Diario dell’artista. I nessi fra la casa e il pittore sono idealmente illustrati da una tavola, una bella replica antica della Madonna del libro, opera del Pontormo finora rimasta ignota nella sua redazione autografa, “senza dubbio l’opera più copiata” di lui, “e, con ogni probabilità, la Madonna più copiata di tutto il Cinquecento fiorentino”. E sono parimenti visibili quei reperti archeologici che sono stati trovati nel corso dei lavori di scavo eseguiti per il restauro del fabbricato.