Il Teatro romano di Torino è parte delle vestigia romane dell'antica Augusta Taurinorum, comprese nell'area del Parco Archeologico di via XX Settembre. Risalente al 13 a.C., fu attivo fino al III secolo e rappresenta l'unica infrastruttura della città romana ad aver lasciato cospicue testimonianze delle tre fasi costruttive successive. Dopo secoli di decadimento è stato riportato alla luce nel 1899, su volere di re Umberto I.
Il teatro fu quasi sicuramente una delle prime costruzioni romane realizzate intorno al 13 a.C., a seguito della conquista dei territori da parte delle truppe romane dell'imperatore Augusto, per elevare allo status di città il modesto villaggio rinominato Augusta Taurinorum. La sua edificazione fu probabilmente finanziata con il contributo di Marcus Julius Cottius (Cozio), nemico ma in seguito alleato e præfectus civitatis dell'imperatore Augusto.
L'edificio più antico era originariamente costituito da una cavea semicircolare e da una parete con tre portali che costituiva la scæna; essa era infine affiancata da due annessi laterali (parascænia). L'intero edificio era quindi circondato da un recinto ligneo che si raccordava ad un portico rettangolare post scænam. Per ovviare al clima piovoso della zona la cavea era probabilmente coperta da una seconda sovrastruttura lignea.
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