Divenuta residenza della famiglia Visconti Venosta a partire dal 1600, la Villa venne utilizzata soprattutto come dimora estiva. Nel corso dei secoli l’edificio ha subito vari mutamenti strutturali; l’assetto attuale è il frutto di ripetuti interventi voluti dal Marchese Emilio Visconti Venosta a partire dal 1886. Ad oggi, la Villa Visconti Venosta, immersa in un ampio parco di 17.000 mq, è una delle poche dimore nobiliari valtellinesi che conserva gli arredi originali della famiglia.
Nelle sale allestite si possono ammirare: un’ampia raccolta di ceramiche e dipinti, oggetti d’arte, cimeli, suppellettili, pezzi da collezione di diverse epoche storiche appartenenti alla famiglia o procurati dall’antiquario tiranese Francesco Chiodi, su richiesta dello stesso Emilio. Nel salone di rappresentanza sono conservate due ante d’altare dipinte dal pittore grosino Cipriano Valorsa (1515-1604), provenienti dalla chiesa di S. Abbondio a Semogo.
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