La Villa Romana di Caius Olius Ampliatus (a Ponticelli) fu portata alla luce durante gli scavi archeologici effettuati fra il 1986 ed il 1987 e quelli successivi del 2007. La villa è ben conservata ed è un valido esempio di villa rustica, la quale si estende su circa 2000 metri quadrati. Il fulcro della costruzione è un portico centrale con colonnato. L’area residenziale è separata da quella produttiva, che consta di ambienti destinati alla produzione di vino, di olio, di pane. Di particolare interesse è la vasta cella vinaria, dove si trovavano contenitori per conservare il vino (“dolia”), un grande torchio e la vasca in cui veniva fatto fermentare il mosto, o “lacus”. Suggestivo è stato il ritrovamento dei uno degli abitanti della villa, arso vivo dall’eruzione del Vesuvio, che aveva cercato riparo nei locali del torchio vinario. Tra gli oggetti appartenuti all’uomo, vi è l’anello recante il sigillo dell’ultimo proprietario della dimora: Caius Olius Ampliatus.
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