Già nel Cinquecento nella zona, fertile, boschiva, ricca di cacciagione, esisteva una frazione di campagna di proprietà della famiglia Cospi. Nel primo decennio del 1700 il Conte Vincenzo Ferdinando Ranuzzi Cospi sostituì la vecchia dimora con l’attuale Villa, ad opera di Sebastiano Bertelli.
Nel salone delle feste dominano due grandi tempere del Gaddi del 1763. Le accompagnano quattro sopraporte ovali con scene di vita campestre attibuite al Lodi ed al Bertuzzi
Sul portico sono dipinti, gli stemmi dei Ranuzzi e dei successori Malvezzi: tra i quali la figura di un cavallo alato, il “Pegaso” corsiero delle muse. Le Sue antiche cantine ospitano la “Taverna Tamburini” e la famosa Accademia dei Notturni.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.