La "Rocca Pisana", progettata da Vincenzo Scamozzi in stile palladiano, fu costruita sui resti di una più antica fortezza, detta appunto Rocca (da qui il nome), distrutta da Ezzelino da Romano.
L'opera, di cui lo Scamozzi dà un'ampia descrizione nel suo trattato di architettura, si pone nel periodo iniziale della sua attività, ma già testimonia in pieno le sue capacità tecniche e formali, e si pone tra le più belle realizzazioni di tutta la sua produzione. Essa si erge sulla collina dominandola con l'austera purezza dei suoi volumi, realizzando una ideale composizione geometrica. La villa è visibile da grande distanza e si caratterizza per una struttura quadrata sormontata da una cupola ottagonale.
La facciata principale ha una scala alla romana che conduce in un pronao ispirato all'architettura classica con sei colonne ioniche, serrate dal timpano dentato al cui vertice si alza la cupola. Il colonnato, di gusto classico, è iscritto tra due ali compatte segnate dal bugnato d'angolo e dalla fascia marcapiano.
Un'apertura al culmine della cupola rischiara dall'alto la sala centrale dell'edificio, sul cui pavimento, in corrispondenza dell'apertura sulla cupola, una griglia marmorea raccoglie l'acqua piovana. Attorno al salone gira il piano nobile con sale arredate con mobili d'epoca e ricordi della famiglia Pisani. Nel seminterrato la cucina, ancora funzionante. Magnifico è il panorama visibile dalla villa che, nelle giornate limpide, spazia fino agli Appennini.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.