È un complesso architettonico monumentale sorto nel Cinquecento per volere del nobile friulano Antonio Manin che, alla perdita del dominio dei mari si concentrò sulle risorse offerte dalla terraferma, impiantando una azienda agricola e ponendovi al centro una casa padronale.
La famiglia Manin, documentata a Firenze sin dal Mille, era giunta in Friuli (Aquileia e Cividale) a seguito delle lotte tra Guelfi e Ghibellini e sostenne quel ruolo e quella politica in terraferma di Venezia che troverà pieno sviluppo nel Cinquecento, epoca in cui Antonio Manin entrò in possesso della gastaldia di Sedegliano e si insedia a Passariano.
La prima fabbrica della villa è ascrivibile tra il 1650 e il 1660.
Negli anni successivi i nipoti Ludovico Manin I e Francesco IV ripresero il progetto, forse aiutati dall'architetto Giuseppe Benone. L'originario aspetto seicentesco della villa differiva radicalmente da quello attuale, dovuto alle trasformazioni ed agli ampliamenti settecenteschi voluti da Ludovico II e Ludovido III (detto Alvise) e realizzati prima ad opera dell'architetto veneziano Domenico Rossi (che nel 1707 disegna la piazza quadrata e, dopo il 1718, forse realizza la monumentale esedra attuale) e poi da Giovanni Ziborghi, che tra gli anni 1730 e 1740 fece innalzare le barchesse. La sopraelevazione del nucleo gentilizio centrale, eseguita con la consulenza di Giorgio Massari, verrà invece realizzata dopo il 1745. L'ampio parco (oltre 17 ettari), situato nella parte posteriore, sembra dovuto alla volontà del "maestro di casa" Ziborghi.
Il nipote Ludovico Manin la trasformerà successivamente in un complesso organico che, oltre alla funzione agricola, rispecchia altresì una volontà di rappresentanza.
Consistenti interventi ottocenteschi, soprattutto opera di Giannantonio Selva, hanno modificato il parco originario restituendoci oggi un luogo complicato dai rimaneggiamenti e dalle sostituzione delle stesse essenze arboree.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.