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Ogni prima domenica del mese, i musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali sono gratuiti.

La storia che gira intorno al Fegotto e che gli ha consentito, nel tempo, di crescere in prestigio e bellezza, è la storia di un feudo dalle notevoli capacità produttive che è passato, nel corso dei secoli, per mano di varie famiglie nobiliari.

Le prime notizie di cui si ha traccia scritta, risalgono al XVII secolo, quando la proprietà apparteneva a Girolamo Landolina dei Landolina di Noto, Baroni della Carnicera Dai Landolina, la proprietà passo nelle mani dei Cannizzo e poi dei La Jacona, che ottenero di convertire il loro titolo da Baroni del Patro a Baroni del Fegotto. Dopo, tuttavia, il feudo fu concesso in enfiteusi a Paolo Rizza, cui seguirono il figlio Vito e il nipote Evangelista: furono loro a trasformarlo profondamente, coltivandolo e gestendolo con criteri imprenditoriali del tutto all’avanguardia per la Sicilia di quell’epoca.

Fino agli anni ’50 del ‘900, al Fegotto si coltivò e si allevò di tutto. Dalle viti agli ulivi, dai carrubi ai mandorli, dal grano al tabacco e perfino al baco da seta, quelle che provenivano da questo feudo erano tutte produzioni eccellenti, puntualmente premiate nelle esposizioni agricole nazionali.

Proprio questa vasta attività produttiva ha fatto sì che intorno al caseggiato originario si sviluppasse presto un insieme di opifici, come il palmento per l’uva, il frantoio per le olive, il casolaro per il formaggio, oltre alla cantina, al granaio, alle stalle, persino alle officine per il maniscalco e il falegname, mentre nelle grandi cucine si preparava il pane e si lavorava il latte: questi ricchi ambienti sono ancora oggi perfettamente conservati, completi di arredi e strumenti come all’epoca.

Grazie al ruolo pubblico di primo piano della famiglia Rizza, Fegotto divenne anche centro di riferimento sociale e religioso nel territorio, al punto che tra i suoi caseggiati trovarono posto la Chiesa (che rimase parrocchiale fino agli anni ’70), la scuola di Stato (aperta nel 1908 ed attiva fino al 1976), la Caserma di Carabinieri e persino l’Ufficio postale.

Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.

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Contrada Fegotto
97012 Chiaramonte Gulfi - Ragusa
Tel: +39 339 5415217
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Aggiornamento Pagina: 01/12/2024