La Villa di Tiberio è una grande villa romana, appartenuta nel I secolo d.C. all'imperatore romano Tiberio, situata nella cittadina di Sperlonga. La villa è inclusa nel percorso di visita del Museo archeologico nazionale di Sperlonga.
La villa era costituita da diversi edifici disposti su terrazze rivolte verso il mare. Le prime strutture sono relative ad una villa di epoca tardo-repubblicana, forse appartenuta a Aufidio Lurco, nonno materno di Livia. La villa vera e propria conserva una serie di ambienti intorno ad un cortile porticato, tra i quali sono compresi ambienti di servizio, più volte ristrutturati, una fornace e un forno per la cottura del pane.
Agli inizi del I secolo d.C. venne aggiunto un lungo portico a due navate e la grotta naturale che sorgeva presso la villa fu inquadrata all'ingresso da un prospetto architettonico e venne parzialmente trasformata con interventi in muratura e la collocazione di sculture.
La grotta comprende una vasta cavità principale, preceduta da una ampia vasca rettangolare (peschiera) con acqua marina, al cui centro era stata realizzata un'isola artificiale che ospitava la caenatio (sala da pranzo) estiva. La vasca comunicava con una piscina circolare (diametro di 12 m), posta all'interno della grotta, dove era stato collocato il gruppo di Scilla.
Sulla cavità principale si aprivano due ambienti minori: a sinistra un ambiente a ferro di cavallo, con in fondo un triclinio, e a destra un ninfeo con cascatelle e giochi d'acqua, in fondo al quale si apriva una nicchia che ospitava il gruppo dell'accecamento di Polifemo. Tra la piscina circolare e la vasca quadrata erano collocati due gruppi scultorei più piccoli: il Rapimento del Palladio e il gruppo di Ulisse che trascina il corpo di Achille (copia del quale, mutila e frammentaria è l'attuale statua del Pasquino a Roma). Una scultura con Ganimede rapito dall'aquila di Zeus era invece posta in alto sopra l'apertura della grotta.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.