L'edificio, di stile dorico arcaico, si trova sulla collina dei Templi, su uno sprone roccioso vicino alla Villa Aurea. La denominazione tempio di Ercole è un'attribuzione della cultura umanistica, basata sulla menzione ciceroniana (Verrine, II 4,94) di un tempio dedicato all'eroe non longe a foro, contenente una famosa statua di Ercole. Che l'agorà di Akragas sorgesse in questo posto non è però dimostrato; tuttavia l'identificazione è generalmente accettata.
L'edificio, sorge sopra un krepidoma di tre gradini posto su di una sostruzione per i lati nord e ovest. Si tratta di un tempio periptero di proporzioni allungate (m 67x25,34); presenta un fronte con sei colonne doriche (esastilo) e colonnati laterali con 15 colonne. All'interno della peristasi si trovava una lunga cella munita di pronao ed opistodomo entrambi in antis, i cui resti sembrano indicare la distruzione dell'edificio a causa di un sisma.
Nei resti dell'edificio si riconosce la presenza di scalette interne per l'ispezione del tetto poste dei piloni tra pronao e cella, che diventeranno una presenza tipica nei templi agrigentini. Le colonne, molto alte, sono munite di capitelli assai espansi, con profonda gola tra fusto ed echino, tratti questi che denotano, con l'allungamento della cella e l'ampia spaziatura dei colonnati rispetto alla cella, il relativo arcaismo dell'edificio, separato da almeno un trentennio dagli altri templi peripteri dorici agrigentini. Sulla fronte orientale sono i resti del grande altare del tempio.
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