Voluto dal re Carlo III di Borbone sul modello del teatro di S. Carlo di Napoli, il teatro di Corte, vero e proprio gioiello architettonico, venne realizzato da Luigi Vanvitelli in modo che potesse, in caso di necessità scenica, aprirsi sul fondo verso il parco della Reggia, come avvenne in occasione della rappresentazione della Didone abbandonata, opera su libretto di Pietro Metastasio, quando fu simulato l'incendio di Cartagine. Il teatro era completato nel 1768, con cinque ordini di palchetti su impianto a ferro di cavallo, sontuosamente decorati con profluvio di ornamenti ed elementi allegorico-celebrativi che alludono alla casa regnante.
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