Costruito in stile neoclassico da Claudio Rossi tra il 1857 e il 1860, il teatro ha un prospetto colonnato con un frontone ed è fiancheggiato da due cancellate con erme in marmo di personaggi di Carpi. All'interno stucchi e allegorie dipinte di Giuseppe Ugolini, autore anche del sipario con Orfeo che incanta la natura.
I palchettisti del Teatro Vecchio costituirono nel 1848 una società per poter raggiungere la somma, che il governo centrale del Ducato estense si era rifiutato più volte di concedere, necessaria alla costruzione di un nuovo teatro. La Società, che con rogito del 1856 si era impegnata ad assumersi l'onere delle spese, incaricò Claudio Rossi, professore della scuola di disegno ed esponente con Cesare Costa della corrente neoclassica modenese. Rossi presentò due progetti, di cui commissione scelse quello più tradizionale "in linea col teatro-tempio consueta ai primi dell'Ottocento (si pensi al Regio di Parma)", metre fu scartato il disegno più sperimentale eclettico di gusto neorinascimentale.
Per la costruzione del nuovo edificio non si volle modificare il vecchio sito, così che fu preferita l'area libera situata tra il castello dei Pio (dove stava il Vecchio Teatro)) e Palazzo Sacchetti, sede del Municipio. Nel marzo 1857 si diede avvio ai lavori, ma nel 1860 i costi di realizzazione divennero insostenibili, cosicché la Società cedette i diritti all'amministrazione comunale che ne acquisì la proprietà. Peraltro, l'impegno della Società dei palchettisti fu ugualmente ricordato nella facciata, dove si legge Societas erexit MDCCCLVIII. I lavori durarono complessivamente quattro anni, terminando con l'inaugurazione dell'11 agosto 1861.
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