I primi dati archeologici significativi riguardano una necropoli la cui fase più antica risale al IX sec. a.C., dovuta ad un primo insediamento ad opera degli Ausoni. Intorno al VII-VI secolo il territorio entrò nell'orbita commerciale e culturale etrusca. Nel V sec. a.C. i Sanniti subentrarono agli Etruschi. È in questa fase storica che Suessula acquista i primi caratteri di città: viene dotata di una cinta muraria e di importanti edifici pubblici. Nel IV secolo passò sotto il dominio dei Romani e nel 337 a.C. ebbe la civitas sine suffragio diventando Municipio e governandosi con proprie leggi e propri magistrati.
La città, che era collocata lungo la via Popilia, il più importante asse stradale dell'Italia meridionale, tra il II sec. a.C. ed il I sec. d.C. raggiunse il massimo splendore. A partire dal V-VI secolo si registrano i primi segni di abbandono dell'area pubblica e nel VII-VIII secolo nel cuore dell'antica città venne costruito un sepolcreto. Nel IX secolo Suessula cadde sotto il dominio dei Longobardi che costruirono sui resti dell'antico teatro un castello. La città nell'880 fu depredata e devastata dai Saraceni ciò nonostante continuò a vivere nei secoli successivi. Solo a partire dal XII secolo essa fu definitivamente abbandonata quindi le inondazioni dovute alla mancata manutenzione dei corsi d'acqua, resero l'area paludosa.
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